EFFICIENZA ENERGETICA E LOTTA ALLE EMISSIONI: LE SFIDE DEL MIX ENERGETICO
L’efficienza energetica e la lotta alle emissioni, parlando a livello aziendale, passano anche dal mix energetico.
Uno dei modi per aumentare l’efficienza tagliando le emissioni è quello di utilizzare fonti pulite.
In Italia, con la decennale dismissione delle centrali nucleari, ci si è concentrati principalmente sulle rinnovabili. La variazione del mix energetico degli ultimi 20 anni è stata molto dinamica, e lo scacchiere geopolitico sta spingendo verso un’ulteriore trasformazione del mix.
Le problematiche relative al comparto energetico sono varie:
- la totale elettrificazione è ancora lontana
- esistono realtà di fatto off the grid
- le rinnovabili non programmabili sono una risorsa limitata (per l’imprevedibilità e per il ricorso a sistemi di accumulo non sostenibili su larga scala)
- la dipendenza energetica ha mostrato i lati negativi della globalizzazione
- la differenziazione del mix energetico presso numerose nazioni non è stata pianificata con lungimiranza
- la sicurezza energetica mostra ancora sacche di vulnerabilità
Una novità interessante emersa durante l’ultimo G7 tedesco promette di avere inedite potenzialità di risoluzione dei problemi del comparto energetico: parliamo di SMR, Small Modular Reactor, ovvero reattori nucleari modulari di piccola dimensione, frutto della ricerca e sviluppo partita dai piccoli motori nucleari di rompighiaccio e sommergibili, rivisti e adattati all’uso civile, residenziale e commerciale.
Proprio in occasione del G7, il presidente Biden si è impegnato a cofinanziare il progetto del primo SMR al mondo, presso un sito identificato in Romania, partner di lunga data per il settore nucleare.
Contemporaneamente, la britannica Rolls-Royce si appresta a identificare il sito per le sue fabbriche di componenti per gli SMR che sono già in fase progettuale avanzata.
QUALI SONO I PLUS DELL’SMR?
Un SMR è piccolo, modulare, genera energia da un reattore nucleare.
Da queste tre caratteristiche salienti derivano i suoi vantaggi.
- Piccola dimensione = richiede meno spazio e incontra meno difficoltà nell’individuazione di un sito adatto all’impianto. Inoltre diventa sufficiente per le realtà medio piccole che attualmente sono in difficoltà per la posizione off the grid, strategicamente limitante.
- Costruzione modulare = permette la standardizzazione della costruzione portando inedite economie di scala. Oltre ad una maggiore sicurezza grazie alla standardizzazione di elementi e procedure.
- Presenza di reattore nucleare = si tratta di una fonte energetica ad emissioni zero, con l’aggiunta di ulteriori output vantaggiosi come, per citarne uno, la possibilità di collegare un impianto di teleriscaldamento.
QUALI SONO LE CONSEGUENZE PER IL MIX ENERGETICO E PER IL COMPARTO ENERGETICO
Pensato per un ciclo locale, gli effetti sul mix energetico sono limitati, andando ad avvantaggiare principalmente le realtà limitrofe.
Le potenzialità di diffusione di questi SMR però possono diventare rilevanti in futuro.
In questo caso, il mix energetico trae beneficio da una fonte stabile e programmabile di energia elettrica e calore, con un miglioramento delle prestazioni presso tutti gli utenti connessi, oltre ad un proporzionale abbattimento delle emissioni.
Il comparto energetico in generale si avvale di una fonte di energia stabile e programmabile, drasticamente meno inquinante, che può essere resa capillare con vantaggi sia sul fronte della indipendenza energetica sia sul fronte della sicurezza energetica.
Infine, la possibilità di alimentare realtà attualmente off the grid estende sicurezza, stabilità, sostenibilità e indipendenza, inizialmente soprattutto presso utenti che attualmente sono in sofferenza su questi versanti.
SMR E POWER QUALITY: COSA SUCCEDE?
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