Credito di Imposta INDUSTRIA 4.0

sostenibilita-ambientale

Credito di Imposta Industria 4.0

Il credito d’imposta 2024 si traduce in un ventaglio di incentivi diversificati per tipologia di utenza.

BENI STRUMENTALI

Questa è una delle principali categorie che beneficiano del credito d’imposta e riguarda beni sia materiali che immateriali.. Il nostro sistema EP-X per l’efficientamento energetico rientra nella categoria di tali beni e gode del credito d’imposta Industria 4.0.

L’elenco dei beni ammessi all’incentivo è contenuto nell’Allegato B della legge.

La consegna dei beni soggetti a credito d’imposta per beni strumentali materiali e immateriali viene prorogato al 30 settembre 2023.

Per i beni strumentali materiali, il massimale è fissato a 20 milioni di euro, e sale a 50 milioni di euro per gli investimenti inclusi nel PNRR con le seguenti aliquote:

  • 20% quota d’investimento fino a 2.5 milioni;
  • 10% da 2.5 milioni a 10 milioni;
  • 5% investimenti da 10 milioni a 20 milioni;
  • 5% da 10 milioni a 50 milioni se l’investimento è incluso nel PNRR.

Per i beni strumentali immateriali, il massimale è fissato a 1 milione di euro con le seguenti aliquote:

  • 20% per il periodo 1 gennaio 2024 – 30 giugno 2024, con acconto di almeno il 20% del costo dell’investimento versato entro l’anno precedente;
  • 15% per il periodo 1 gennaio 2024 – 31 dicembre 2024;
  • 15% per il periodo 1 gennaio 2025 – 30 giugno 2025, con acconto di almeno il 20% del costo dell’investimento versato entro l’anno precedente;
  • 10% per il periodo 1 gennaio 2025 -31 dicembre 2025;
  • 10% per il periodo 1 gennaio 2026 – 30 giugno 2026, con acconto di almeno il 20% del costo dell’investimento versato entro l’anno precedente.

La lista dei beni strumentali ammessi per ottenere il credito d’imposta Industria 4.0 è consultabile cliccando su questo link

ZES UNICA

A partire dal 2024 il Decreto rilancio Mezzogiorno istituisce la Zona Economica Speciale per il SUD (ZES Unica). Da primo gennaio, le agevolazioni ZES Unica si applicano ai territori delle seguenti regioni:

  • Abruzzo
  • Basilicata 
  • Calabria
  • Campania
  • Molise 
  • Puglia
  • Sicilia
  • Sardegna

Dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2026 viene concesso un contributo sotto forma di credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali destinati alle zone produttive di: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e nelle zone assistite dell’Abruzzo. L’entità del contributo che si applica a spese oltre i 200.000 euro e dipende dalla zona e dalla dimensione dell’impresa:

  • piccola impresa: limite di investimento di 3 milioni di euro, aliquota del 45% per tutti ad esclusione dell’Abruzzo, a cui viene riconosciuta una aliquota del 30%
  • media impresa: limite di investimento di 10 milioni di euro, aliquota del 35% per tutti ad esclusione dell’Abruzzo, a cui viene riconosciuta una aliquota del 20%
  • grande impresa: limite di investimento di 15 milioni di euro, aliquota del 25% per tutti ad esclusione dell’Abruzzo, a cui viene riconosciuta una aliquota del 10%

 

PIANO TRANSIZIONE 5.0
OBIETTIVO RISPARMIO ENERGETICO

Il Piano Transizione 5.0 interessa gli investimenti in beni relativi alle tecnologie 4.0 eche garantiscano un risparmio energetico pari almeno al 3% di risparmio energetico sui consumi finali o al 5% nei processi target individuati dalla normativa
Vengono a tale scopo individuati 3 livelli di efficienza crescente, con 3 livelli di benefici fiscali proporzionali.

Il target ambientale a cui si mira col taglio ai consumi è di 0,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio.
Oltre agli investimenti per l’efficientamento, il sistema andrà a premiare anche le azioni rivolte alla formazione, all’autoproduzione e all’autoconsumo da fonti energetiche rinnovabili.  
Gli investimenti saranno sottoposti ad una valutazione esterna indipendente particolarmente rigorosa che avverrà pre e post l’implementazione delle soluzioni per l’efficientamento.