Credito di Imposta INDUSTRIA 4.0

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Credito di Imposta Industria 4.0

Il credito d’imposta 2023 si traduce in un ventaglio di incentivi diversificati per tipologia di utenza. 

BENI STRUMENTALI

Questa è una delle principali categorie che beneficiano del credito d’imposta. Il nostro sistema EP-X per l’efficientamento energetico rientra nella categoria di tali beni e gode del credito d’imposta Industria 4.0.

L’elenco dei beni ammessi all’incentivo è contenuto nell’Allegato B della legge.

La consegna dei beni soggetti a credito d’imposta per beni strumentali materiali e immateriali viene prorogato al 30 settembre 2023.

Per i beni strumentali materiali, il massimale è fissato a 20 milioni di euro con le seguenti aliquote:

  • 20% quota d’investimento fino a 2.5 milioni;
  • 10% da 2.5 milioni a 10 milioni;
  • 5% investimenti superiori a 10 milioni.

Per i beni strumentali immateriali, il massimale è fissato a 1 milione di euro con aliquota unica al 20%.

Vengono inoltre estese fino al 30 settembre 2023 le aliquote del 2022, purché siano soddisfatte queste tre condizioni:

  • ordine accettato entro il 31/12/2023
  • acconto del 20% versato entro il 31/12/2023
  • consegna del bene entro il 30/09/2023

La proroga è di sicuro interesse poiché le aliquote sono più elevate (si arriva al 50% in caso di software e al 40% in caso di investimenti inferiori a 2,5 milioni di euro).

La lista dei beni strumentali ammessi per ottenere il credito d’imposta Industria 4.0 è consultabile cliccando su questo link

 

MEZZOGIORNO E ZES

Il credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno viene prorogato al 31 dicembre 2023 e riguarda investimenti in strutture produttive: la copertura è di oltre 1.400 milioni di euro a carico del Fondo Sviluppo e Coesione.

Il credito d’imposta per le zone ZES (Zone Economicamente Speciali) viene prorogato al 31 dicembre 2023, grazie ad una copertura di oltre 65 milioni di euro.

Viene esteso a tutto il 2023 il credito d’imposta c.d. “potenziato” per le attività di ricerca e sviluppo nel Mezzogiorno e viene aumentato per le imprese operanti nel Mezzogiorno nella seguente misura:

  • 25% per grandi imprese (oltre 250 occupati, oltre 43 milioni di euro di fatturato)
  • 35% per le imprese con 50-150 occupati e un fatturato di 10-40 milioni di euro
  • 45% per le piccole imprese con meno di 50 occupati ed un fatturato di anno inferiore ai 10 milioni di euro

Le zone soggette a queste particolari misure sono elencate di seguito.

Mezzogiorno: si intendono le regioni di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise.

ZES: si intendono Abruzzo, Calabria (Porto di Gioia Tauro), Campania (Porto di Napoli), Puglia e Basilicata (Porto di Taranto – ZES Interregionale), Puglia e Molise (Porto di Bari – ZES Interregionale), Sardegna (Aree portuali), Sicilia Occidentale, Sicilia Orientale

ALTRE AGEVOLAZIONI

In caso di riversamento spontaneo il termine ultimo viene prorogato al 30 dicembre 2023, per permettere di riversare il credito in caso sia stata indebitamente usato in compensazione. Un’ulteriore novità riguarda le certificazioni relative alle spese in ambito R&D ed innovazione, che possono essere richieste se non sono state contestate. 

Per le imprese energivore, gasivore e non, il bonus è prorogato al primo trimestre 2023 con aliquota al 45%. Per le imprese non energivore, la proroga è sempre al primo trimestre 2023 con aliquota al 35%. Il credito d’imposta non concorre alla formazione del reddito d’impresa e può essere utilizzato in compensazione entro il 31 dicembre 2023. Sono inoltre cedibili per intero e fruibili alle stesse condizioni dal soggetto cessionario. 

Il Fondo Garanzia PMI continua ad operare fino al 31 dicembre 2023 con importanti benefici (si vedano i commi 392 e 393 della legge).

Il Rifinanziamento dei contratti di sviluppo vede l’approvazione ulteriori stanziamenti. In particolare:

per i programmi di sviluppo industriale, incluso il settore agricolo e la tutela ambientale:

  • 160 milioni di euro per ogni anno fra il 2023 e il 2027
  • 240 milioni di euro per ogni anno fra il 2028 e il 2037

per i programmi di sviluppo di attività turistiche:

  • 40 milioni di euro per ogni anno fra il 2023 e il 2027
  • 60 milioni di euro per ogni anno fra il 2028 e il 2037

Il Rifinanziamento delle Nuova Sabatini viene integrato con ulteriori 30 milioni di euro per il 2023 e 40 milioni all’anno dal 2024 al 2026.

Il Green New Deal – SACE destina 565 milioni di euro per il 2023 per progetti economicamente sostenibili.