EFFICIENZA ENERGETICA E GREEN ECONOMY: LA RESSEGNA STAMPA DI ENERGIA EUROPA

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5 maggio: i brevetti per la transizione energetica guidano la ricerca

Avevamo già dato spazio alla news relativa al primato italiano in ambito di brevetti green, per l’efficienza energetica e l’abbattimento delle emissioni, a livello europeo. 

La notizia riportata da Lumi si sofferma sull’analisi del panel di brevetti in ambito energetico.
Ecco i dati principali per il periodo 2000-2019:

  • i brevetti LCE (Low Carbon Energy) sono cresciuti più velocemente dei brevetti tecnologici per i combustibili fossili
  • il report EPO evidenzia il ruolo delle smart grid
  • dal 2017 la spinta maggiore è venuta dalle tecnologie per batterie, idrogeno, reti intelligenti, cattura della CO2
  • i brevetti green hanno registrato un +27% nel 2000
  • i brevetti green hanno registrato un +34% nel 2019

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21 maggio: la green economy rivoluzionerà la finanza

Secondo gli analisti di Wall Street Italia, la green economy avrà un ruolo trainante per la finanza a causa della natura stessa del modello economico proposto.

La green economy infatti agisce su più fronti, secondo il modello ESG (Environmental, Social, Governance) che va ad ampliare la consapevolezza e la responsabilità degli investitori, concretizzando una maggiore solidità dell’impresa.

Inoltre, per la tipologia di investimenti, che sono di medio e lungo periodo, si prospetta anche una certa stabilità nella realizzazione dei progetti e nel reinvestimento nell’indotto. Ad esempio, il mercato delle auto elettriche trainerà gli investimenti nelle infrastrutture dedicate.

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25 maggio: Nasdaq e investimenti nelle rinnovabili

Nasdaq propone una top 5 di azioni del settore clean energy da tenere d’occhio fino alla fine di questo secondo trimestre 2021.

Le motivazioni:

  • i fondi legati alle rinnovabili sono fra i più attivi nel mercato azionario in questa fase di ripresa
  • ci sono buone prospettive di lungo termine
  • i colossi petroliferi, detentori di grandi capitali, sono fra gli attori che promuovono il successo delle rinnovabili grazie alle risorse a disposizione (investimenti e R&D)

I primi 5 titoli consigliati sono:

  • Brookfield Renewable Partners (NYSE: BEP)
  • NextEra Energy (NYSE: NEE)
  • First Solar (NASDAQ: FSLR)
  • Chevron (NYSE: CVX)
  • SolarEdge Technologies (NASDAQ: SEDG)

e il report fornisce informazioni dettagliate su ciascuna compagnia.

Allo stesso modo, diversi analisti si muovono nel rating non solo delle singole società quotate ma anche dei fondi ed ETF, sempre nel settore dell’energia pulita.

Da altre fonti si teme una bolla che al momento, dati gli investimenti sistemici globali, l’estensione e la trasversalità dei prodotti, non ha motivo di preoccupare.

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10 giugno: in arrivo la certificazione italiana Made Green in Italy

Dal 13 giugno 2021 entra in vigore il Decreto 21 marzo 2018, n. 56, che contiene il “Regolamento per l’attuazione dello schema nazionale volontario per la valutazione e la comunicazione comunicazione dell’impronta ambientale dei prodotti, denominato «Made Green in Italy»”

Il Made Green in Italy è il nuovo marchio, già istituito con legge n. 221/2015,che classifica le imprese aderenti rispetto ad un confronto con le prestazioni correnti della concorrenza, secondo questo schema:

  • classe A, prodotti eccellenti che hanno una prestazione migliore rispetto al prodotto medio (benchmark);
  • classe B, prodotti con prestazioni uguali al benchmark;
  • classe C, prodotti con prestazioni peggiori rispetto al benchmark.

Introdotto in modalità volontaria, non è escluso che venga seguito da successive certificazioni per le quali l’adesione si presenterà in termini più stringenti.

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10 giugno: Hong Kong - efficienza energetica e nuovi cap alle emissioni

Oltre al phase out del carbone, Hong Kong si impegnano nel miglioramento della qualità dell’aria e nel miglioramento dell’efficienza energetica puntando in particolare alla riduzione di tre maggiori inquinanti entro il 2026:

  • diossido di zolfo (-9%)
  • ossido di azoto (-10%)
  • particolato (-6%)

Inoltre, il target è arrivare al 70% di energia da fonti rinnovabili antro il 2026.

I due produttori di energia saranno sottoposti ad un cap delle emissioni congiunte.

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