RASSEGNA STAMPA GENNAIO 2021: IL SORPASSO DELLE RINNOVABILI – FOCUS EOLICO

I dati di inizio anno sul mix energetico europeo vengono divulgati da diversi enti che concordano sull’avvenuto sorpasso delle rinnovabili rispetto alle fonti fossili. Il nucleare viene escluso da gran parte del materiale divulgativo, lasciando intendere che la partita sia fra due gruppi di fonti energetiche.

Se non è tutto oro quel che luccica, è pur vero che la eco-conversione generalizzata del settore della produzione di energia è di portata storica e, almeno nel breve periodo, molto impattante sul fronte dell’abbattimento delle emissioni.

Restano alcune perplessità circa la sostenibilità dell’eolico attuale. Si tratta infatti di una tecnologia attualmente ecosostenibile limitatamente alla sua capacità di abbattere le emissioni, il cui bonus è quindi circoscritto alla sua funzione di produzione energetica. Fino ad ora si ragiona escludendo dal bilancio:

  • i costi di produzione in termini di consumo di risorse
  • il problema dell’accumulo, comune alle fonti rinnovabili non programmabili
  • il prezzo ambientale dello smaltimento delle apparecchiature a fine vita. 

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IL SORPASSO DELLE RINNOVABILI SECONDO EMBER

25 gennaio 2021: Ember e Agora Energiewende segnalano il sorpasso delle rinnovabili rispetto alle fonti fossili nell’EU 27. I dati si riferiscono al 2020 e sono inseriti in una serie storica che evidenzia bene l’andamento delle rinnovabili. 

Mentre l’unico anno di leggera flessione è stato il 2017, si può notare che all’interno della categoria delle rinnovabili le singole fonti energetiche sono state spinte a diverse velocità, con una crescita più evidente di solare ed eolico. 

In termini assoluti, biomasse e idrico restano stabili, e la categoria “altre fonti rinnovabili” non è praticamente visibile, per i piccoli numeri, fino ad oggi.

In termini assoluti, quindi, il sorpasso delle rinnovabili è imprescindibile dall’ipersviluppo di solare ed eolico. Il seguente focus sull’eolico presenta il punto di vista dei mercati azionari e le preoccupazioni per l’ecosistema, sul quale si scarica l’altra faccia della medaglia dell’energia del vento.

sorpasso delle rinnovabili dati ember 2020

IL SORPASSO DELLE RINNOVABILI: UNA CORSA COL VENTO IN POPPA

25 gennaio 2021: il punto sull’eolico secondo Daniel Foelber, analista finanziario. In una lettura originale, data dalla ricerca di indicatori per decidere le posizioni di lungo periodo in borsa, Foelber presenta un’analisi dei diversi aspetti critici dell’eolico, sia positivi sia negativi.

Ad aprile 2020 il CEO Microsoft ha notato come lo sforzo di trainare l’industria delle rinnovabili (tutte) ad inizio pandemia abbia prodotto 2 anni di progressi tecnologici in un tempo compresso di soli 2 mesi.

Lo sforzo della R&D mondiale è stato concentrato sulla realizzazione di impianti che hanno portato solare+eolico a coprire il 90% delle nuove installazione 2020, determinando il sorpasso che si celebra in questi giorni.

La previsione tecnica è che nel 2025 il prezzo dell’energia da rinnovabili sarà più basso dell’omologo da fonti fossili. Una manovra di tale portata viene supportata sia dai decisori politici, si pensi al Green Deal europeo e al Superbonus 110% italiano, sia dall’oligopolio tradizionale delle energie.

Accanto a Total e Shell che dirottano gli investimenti sul rinnovabile, troviamo anche manovre aggressive come quelle di BP ed Equinor che progettano di moltiplicare fino a 20 volte la propria capacità produttiva per l’eolico. Col suo piano d’azione, BP arriverà a porsi come leader mondiale dell’eolico offshore.

L’indotto, data la portata del progetto, è possente e coinvolge la manifattura pesante con commissioni decennali, principalmente per la produzione di torri e pale.

In una manovra industriale di questa portata, spicca l’assenza di cura per la parte problematica dell’eolico, che è una fonte energetica non programmabile. Il problema è la modulazione della fornitura, che in mancanza di una domanda smart resta a carico dell’offerta e quindi del versante produzione e distribuzione.

La soluzione, al momento, sono le batterie. L’accumulo di energia è il punto dolente delle rinnovabili non programmabili e non siamo ancora allo stadio di sviluppo che permetta una programmazione integrata del sistema di domanda e offerta, al netto dell’incomprimibilità di una quota costante di domanda energetica che esige l’erogazione h24.

Per quanto riguarda l’eolico e i big player presi in considerazione, l’accumulo resta una questione aperta. Sebbene alcuni player abbiano una progettazione e produzione integrata, la tecnologia dell’energy storage rimane specializzata e la maggior parte del segmento resta in outsourcing, con le conseguenti limitazioni del controllo e della trasparenza.

UN ALTRO PUNTO CRITICO: IL FINE VITA DEGLI IMPIANTI

21 gennaio 2021: proposte per un eolico davvero ecosostenibile. Le ragioni di contestare la reale ecosostenibilità della soluzione eolica sono fondate. Le pale delle turbine sono state costruite in materiale composito, non riciclabile e molto inquinante (si veda in proposito il focus di Bloomberg). 

La consapevolezza crescente attorno ai problemi delle esternalizzazioni dell’eolico è benvenuta in questo momento. Lo stop alle emissioni e la nuova serratissima tabella di marcia del Green Deal europeo rischiano di far passare in secondo piano i problemi del fine vita delle apparecchiature per lo sfruttamento delle rinnovabili.

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